Ultime notizie sul Progetto Ospedale Kidane Mehret di Adwa

Ultime notizie sul Progetto Ospedale Kidane Mehret di Adwa

Negli ultimi mesi, il progetto dell’Ospedale Kidane Mehret di Adwa ha fatto notevoli progressi nonostante alcune difficoltà logistiche. Ecco un aggiornamento sugli sviluppi dei lavori di costruzione, l’assistenza sanitaria fornita, le collaborazioni internazionali e le prospettive future.

Lavori di costruzione

Nonostante le difficoltà nelle spedizioni, i lavori di costruzione dell’ospedale Kidane Mehret continuano con impegno. Da mesi si attende un container con materiali idraulici essenziali, bloccato a Gibuti. Nel frattempo, si stanno completando la rete fognaria, la vasca per il trattamento delle acque grigie, la vasca per la potabilizzazione dell’acqua e l’impianto di depurazione.
Aspettando i tubi dall’Italia per l’impianto di distribuzione dell’ossigeno e delle canalizzazioni per l’aria si stanno montando i controsoffitti interni.
All’esterno, gli operai stanno installando i pali per la linea elettrica di media tensione direttamente dalla centrale all’ospedale, per evitare continue interruzioni di corrente che impediscono un servizio continuativo.
In attesa degli infissi, nell’edificio del poliambulatorio, si stanno completando i bagni al piano terra. Mentre in ospedale sono in fase di installazione le celle frigorifere della cucina e del laboratorio analisi.

Assistenza sanitaria

Nel trimestre aprile-giugno 2024, l’ospedale ha registrato un notevole afflusso di pazienti, incrementato da due campagne specifiche:

  • interventi per prolassi uterini (107 in totale), in supporto delle donne vittime di violenza o logorate da lavori usuranti;
  • interventi sui bambini nati con malformazioni al labbro/palato (vedi l’articolo su Emergenza Sorrisi).

Oltre 2.700 pazienti sono stati visitati presso gli ambulatori, più di 800 persone hanno ricevuto cure d’urgenza. Sono state effettuate oltre 2.000 visite prenatali e assistiti 413 parti, con 58 neonati ricoverati in terapia intensiva neonatale.
Questi dati testimoniano l’impegno costante nel garantire cure mediche di qualità e accessibili a tutti.

Buone notizie

Dopo lunghe trattative, Suor Laura e i suoi collaboratori hanno ottenuto il rinnovo dell’accordo con il Ministero della Sanità regionale per il sostegno dei salari del personale sanitario locale per i prossimi 3 anni, garantendo la continuità dei servizi alla popolazione.

Collaborazioni internazionali

È in via di approvazione il progetto esecutivo per il completamento degli impianti, degli infissi e delle finiture dell’ospedale, del poliambulatorio e dei locali tecnici, finanziato dal Ministero degli Esteri e Cooperazione tramite l’agenzia ONU-Unops. I fondi stanziati stanno per essere sbloccati grazie al lavoro diplomatico di Antonio e del nostro volontario Giandomenico.
Continua anche la collaborazione con la fondazione americana “The Leona and Harry Helmsley Charitable Foundation” per il sostegno all’acquisto di attrezzature sanitarie e dotazione informatica.
Ringraziamo la Fondazione “San Giacomo Charitable Foundation” per aver donato le apparecchiature per le nuove sale operatorie e per gli interventi di ortopedia. Giampaolo Fasolo starà facendo i salti di gioia in Paradiso per un traguardo che aspettava da tempo.

Il progetto agricolo per l’ospedale

Il progetto agricolo, guidato da Giovanni Marchetti, è fondamentale per il sostentamento dell’ospedale, fornendo pasti ai pazienti ed al personale sanitario. In una zona dove il cibo spesso rappresenta un lusso, questo progetto garantisce un’adeguata alimentazione assicurando una dieta sana e bilanciata.
Il focus principale è la produzione di latte per i bambini, di ortaggi freschi e di carne di alta qualità.
Giovanni ha introdotto innovazioni come le coltivazioni dell’elephant grass (una sorta di erba medica autoctona) e delle patate dolci, migliorando la sostenibilità a lungo termine del progetto. L’elephant grass, è promettente per il fabbisogno delle stalle poiché a partire da talee fornisce una fonte continua di foraggio da taglio. Le patate dolci, ricche di nutrienti, sono resistenti alle pressioni ambientali e riducono la necessità di pesticidi.
Grazie ad un nuovo progetto recentemente approvato dalla Regione Emilia Romagna, si introdurrà una piccola trebbiatrice per migliorare la resa della coltura del teff, cereale alla base dell’alimentazione etiope. Si sperimenterà inoltre l’utilizzo dei semi di una specie autoctona di acacia per l’alimentazione animale.
L’impegno di Giovanni Marchetti e del suo team non si limita alla produzione alimentare; mira a garantire la sostenibilità a lungo termine delle attività agricole, introducendo nuove colture resistenti alle condizioni climatiche avverse ed implementando pratiche di conservazione del foraggio. Queste innovazioni migliorano l’autosufficienza alimentare dell’ospedale ed assicurano che la comunità possa affrontare le sfide future con maggiore resilienza.
Il progetto agricolo crea anche opportunità di lavoro per le famiglie locali ed offre aiuti in natura ai beneficiari di altri progetti della Missione, quali le ragazze a rischio e le famiglie più vulnerabili.
Il progetto agricolo è quindi un pilastro fondamentale per l’ospedale Kidane Mehret. Grazie all’impegno di Giovanni e alle innovazioni introdotte, il futuro dell’agricoltura ad Adwa si presenta più sicuro e promettente che mai. Il sostegno a questo progetto è vitale. Grazie a tutti gli amici che non fanno mancare l’aiuto!