20 Lug Adwa
L’Etiopia ha una superficie di 1.133.380 Kmq ed una popolazione stimata in 96 milioni di abitanti. La composizione etnica è assai diversificata: i principali gruppi sono gli Amhara (o abissini), gli Oromo, i Tigrini, i Sidama e i Danachili.
Il paese è uno dei più poveri del mondo: il PIL medio pro capite è di 619 $ USA (dato Banca Mondiale). La speranza di vita è di 60 anni. La mortalità infantile è di 55 morti prima di compiere 5 anni ogni 1000 bambini.
Elevatissima è la percentuale della popolazione rurale: l’agricoltura praticata è quasi esclusivamente di sussistenza. L’economia etiopica è fortemente dipendente dai proventi del settore agricolo e gran parte degli scambi commerciali avviene a livello locale, con una limitatissima presenza nel mercato mondiale. Una delle più importanti risorse economiche del paese è costituita dalla coltivazione e dall’esportazione del caffè, la coltura di gran lunga più importante, che impiega circa un quarto della popolazione. La ricorrente siccità, sommandosi ai danni della guerra civile e del conflitto con l’Eritrea, ha spesso costretto il paese ad importare prodotti alimentari di base.
Nel corso degli ultimi decenni la deforestazione, l’eccessivo sfruttamento dei pascoli e la mancanza di un programma di gestione del territorio hanno accelerato l’erosione del suolo produttivo. La deforestazione e la desertificazione sono aggravate dall’impiego diffuso di combustibili tradizionali, come la legna da ardere, che forniscono il 95, 88 % del consumo totale di energia.
Il tasso di alfabetizzazione della popolazione adulta è del 40% (2013); dal 1952, quindi, quando solo il 4% della popolazione era in grado di leggere e scrivere, l’istruzione ha segnato una notevole crescita. L’istruzione primaria è gratuita. Le attuali infrastrutture, benchè ancora insufficienti, hanno ampliato in maniera significativa le possibilità di frequenza scolastica.