14 Gen Aggiornamenti Tigray gennaio 2021
Il nuovo anno era cominciato sotto buoni auspici per l’Etiopia: al ritiro dai territori dell’Amhara e Afar e alla richiesta di cessate il fuoco dell’esercito tigrino, sembrava corrispondere l’impegno del governo etiopico a sospendere i combattimenti durante le festività per permettere l’accesso degli aiuti umanitari. (vedi l’articolo di Africa Rivista).
In particolare, nella ricorrenza del Natale ortodosso del 7 gennaio, il premier Abiy ha rilasciato alcuni prigionieri politici tigrini con lo scopo dichiarato di «spianare la strada a una soluzione duratura dei problemi dell’Etiopia in modo pacifico e non violento (…) soprattutto con l’obiettivo di rendere un dialogo nazionale onnicomprensivo».
In realtà dal 4 gennaio sono cominciati nuovi bombardamenti con droni turchi su obiettivi civili in Tigray…
Leggi su Avvenire l’articolo dell’8/01 (bombardamento sulla scuola che ospita un campo profughi) e del 12/01 (sul campo profughi di Mai Tsebri, nelle stesse ore in cui Biden chiamava il premier Abiy chiedendo di accelerare verso il cessate il fuoco ). Unica notizia positiva: sono state rilasciate le suore orsoline di etnia tigrina detenute ad Addis Abeba dallo scorso 30/11/21, mentre restano in prigionia altri religiosi di Kobo.
Purtroppo le offensive sui civili continuano, così come il blocco sostanziale degli aiuti umanitari e della consegna di medicine e dispositivi medici, oltre alle difficoltà per la distribuzione di aiuti alimentari.
Anche Tedros Adhanom, Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha denunciato una situazione disperata. Ha affermato che un blocco che impedisce a medicinali e altri rifornimenti vitali di raggiungere il Tigray etiope è ‘un insulto alla nostra umanità’. “Nowhere in the world are we witnessing hell like in Tigray,” “Humanitarian access must be allowed at all times, even during conflict. Conflict cannot be an excuse,”
Leggi sul sito dell’Associated Press (ENG)
Leggi su The Guardian la tragica situazione dei pazienti diabetici denunciata dai medici ospedalieri di Mekelle senza insulina
Leggi la tragica testimonianza di un religioso all’agenzia Fides: “Ci sono stragi di innocenti massacrati solo a causa della loro appartenenza etnica, e moltitudini che stanno letteralmente morendo di fame: bisogna aprire immediatamente i corridoi umanitari per soccorrere chi ormai è allo stremo”.
Guarda il servizio di TV2000 e la conferenza stampa dell’OMS: