28 Nov EMERGENZA MALARIA – I dati dell’epidemia in Etiopia e la risposta dell’ospedale di Adwa
Un’epidemia di malaria sta colpendo l’Etiopia, aumentando il rischio di morte e sofferenza in un Paese già devastato dalla guerra. L’ospedale Kidane Mehret di Adwa sta intervenendo prestando assistenza ai pazienti in situazioni critiche… ma la situazione è tragica.
Adwa e il Tigray stanno ancora oggi affrontando una delle peggiori crisi umanitarie, con condizioni sanitarie drammatiche. Migliaia di famiglie continuano a vivere in campi profughi sovraffollati, senza accesso a servizi essenziali come acqua potabile e cure mediche. Queste condizioni facilitano la proliferazione delle zanzare vettore di malaria, aumentando il rischio di morte e sofferenza in un paese già in ginocchio.
Durante il recente conflitto, ricordiamo, più del 90% delle strutture sanitarie del Tigray erano state distrutte o danneggiate. Poco per volta i servizi sono in corso di ripristino, ma quelli pubblici sono ancora molto carenti. Il ricorso alla medicina tradizionale spesso peggiora le condizioni dei pazienti, ritarda le diagnosi e le terapie adeguate. L’ospedale Kidane Mehret è uno dei pochi centri sanitari affidabili nella regione.
“Chi ne fa le spese sono sempre i più poveri. Quelli per i quali noi esistiamo.” afferma Suor Laura.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’ultimo anno i casi di malaria in Etiopia sono aumentati del 30%, con una concentrazione maggiore nel Tigray.
I bambini sotto i 5 anni sono i più colpiti, rappresentando circa l’80% dei decessi. In Etiopia, tra gennaio e agosto 2024, si sono verificati oltre 4,7 milioni di nuovi casi di malaria e 918 morti: un numero allarmante che ha superato i dati dell’intero 2023 (fonte: Malaria Consortium).
L’ospedale Kidane Mehret di Adwa è in prima linea nella lotta contro questa crisi accogliendo ogni giorno pazienti in condizioni critiche, con convulsioni, insufficienza respiratoria, a rischio di morte.
Suor Laura sottolinea la gravità della situazione: “Qui la malaria sta diventando endemica e i bambini sono i più esposti. Abbiamo addirittura neonati già malati di malaria.”
Le famiglie si rivolgono a noi in cerca di sicurezza e cure, ma la scarsità di risorse limita gravemente la capacità di risposta.
L’aumento della necessità rende il nostro supporto di vitale importanza per aiutare l’ospedale: “Ogni giorno affrontiamo casi di malaria grave, e senza un aiuto continuo, non possiamo garantire il soccorso necessario a tutti.” – ci confessa la dottoressa Edom – Vice Direttrice Sanitaria dell’ospedale Kidane Mehret.
La malaria è curabile, ma solo se il trattamento è tempestivo. “Ci servono farmaci antimalarici, antibiotici, dispositivi usa e getta per le flebo, test di laboratorio, personale
qualificato” continua la dottoressa Edom. “Senza aiuto rischiamo di non poter garantire cure a tutti”.
L’ospedale Kidane Mehret, grazie anche al supporto di Amici di Adwa, continua a fornire assistenza medica di qualità ai più vulnerabili. Tuttavia, senza un supporto urgente e concreto, le risorse non basteranno per fronteggiare l’aumento dei casi di malaria.
“Ogni giorno vediamo il volto della disperazione,” racconta Suor Laura. “Madri che ci portano i loro bambini con la febbre alta, sperando che possiamo salvarli. Ma abbiamo bisogno di più aiuti, non possiamo farcela da soli. Senza sostegno possiamo solo condividere la sofferenza, piangere con loro, cercare di portare speranza, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti quelli che ci possono dare una mano” aggiunge Suor Laura, lanciando un appello per un sostegno urgente.
LA COSA MIGLIORE CHE PUOI FARE? Aiutare. Come puoi.
Puoi fare una donazione libera per il progetto ospedale, oppure puoi scegliere di attivare una donazione ripetitiva per sostenere ogni mese assistenza gratuita.
Qualche esempio di quello che potremo fare con la tua donazione.
10 € coprono il costo di una terapia endovenosa per un bambino, inclusi eventuali antibiotici.
15 € forniscono terapia orale per 5 adulti.
30 € garantiscono il ricovero di 5 giorni per i casi più gravi.
50 € permettono di effettuare 250 test di laboratorio per diagnosticare la malaria e identificare il ceppo.