20 Nov Quali diritti dei bambini ad Adwa in tempo di guerra e covid?
Come poter garantire un’istruzione, un pasto, un tetto, acqua pulita, le cure di un familiare ai bambini di Adwa?
Qualche tempo fa, grazie al vostro aiuto, sarebbe stato possibile.
Ora purtroppo il conflitto in corso ha bloccato tutte le comunicazioni possibili, e con esse l’invio degli aiuti.
Nella Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e Adolescenza, è davvero amaro constatare come i diritti dei bambini non siano tutelati, in una terra dove già sono penalizzati con la chiusura delle scuole dallo scorso marzo causa pandemia.
Le agenzie Onu stimano che migliaia di bambini stiano fuggendo in questi giorni dalle loro case per scampare ai conflitti armati e alla fame. Altri bambini si ritrovano separati dalla famiglia o improvvisamente orfani.
“Il blackout delle comunicazioni e le restrizioni imposte agli spostamenti nella regione del Tigrè impediscono di raggiungere circa 2,3 milioni di bambini che necessitano di assistenza umanitaria” ha dichiarato la direttrice generale dell’Unicef, Henrietta Fore.
Secondo le ultime stime dell’agenzia Onu, a questi si aggiungono almeno 12 mila minorenni, alcuni senza genitori né parenti, che si trovano nei campi profughi e nei centri di registrazione e sono in una situazione a rischio. “
L’unico pensiero consolante è che quanto è stato realizzato e donato in questi anni sia una risorsa per la comunità di Adwa, grazie al progetto agricolo, a quello sanitario e a quello delle adozioni a distanza. Potrà colmare le mancanze per un periodo di tempo, ma a condizione che questo conflitto finisca al più presto. Speriamo che le parti in causa ascoltino tutti gli appelli di cessate il fuoco… E che i vostri preziosi aiuti e affetto possano ricominciare a viaggiare dall’Italia all’Etiopia!