11 Ago Rassegna stampa agosto – solo il 10% degli aiuti umanitari Usaid è riuscito ad entrare nel Tigray
E’ passato un altro mese senza significativi passi avanti verso la pace e l’assistenza alla popolazione civile. Alcune organizzazioni umanitarie non possono più operare in loco: il Norwegian Refugee Council e a Medici Senza Frontiere.
Inoltre le azioni militari si sono estese a due regioni confinanti, Amhara e Afar, con l’obiettivo di controllare zone strategiche (in particolare il collegamento col porto di Gibuti). Si amplia il bacino di sfollati e civili bisognosi di aiuto.
Leggi l’approfondimento dell’agenzia Nova e di Avvenire
L’isolamento del Tigray da quasi tutti gli accessi via terra e via aerea permane. Così come l’assenza di energia elettrica, collegamenti telefonici e telematici, sistemi bancari, servizio idrico. I telefoni satellitari non sono autorizzati. La distruzione di fabbriche, coltivazioni ed allevamenti impedisce la produzione interna di molti beni di prima necessità come farmaci e cibo.
Chi cerca di scappare verso il Sudan spesso non ce la fa. Decine di cadaveri sono stati raccolti dalle acque del fiume Tekezè, che divide i due Paesi. Avevano ferite da arma da fuoco, tagli da machete, mani legate. A dimostrazione che la traversata viene impedita dalle milizie ostili. Vedi articoli dell’Ansa e di AfricaExpress
Samanta Power, ex ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu e responsabile dell’agenzia di sviluppo governativa Usaid, durante la sua recente visita in Etiopia ha dichiarato che solo il 10% degli aiuti umanitari portati dagli States è riuscito ad entrare nel Tigray. I tentativi di mediazione diplomatica dell’USA e del Sudan sono ancora una volta stati soffocati.
Unicef stima che 100.000 bambini siano in grave rischio di morte per denutrizione ed il 47% delle donne in gravidanza o allattamento risultano in acuta malnutrizione (vedi report in inglese). La grave carenza di carburante impedisce ai mezzi di distribuire in modo capillare l’acqua potabile. Il colera e l’epatite si stanno diffondendo velocemente assieme al Covid-19.
Unicef denuncia inoltre che il 5 agosto è stato sferrato un attacco contro una struttura sanitaria ed una scuola della regione di Afar, con l’uccisione di 200 civili, tra cui 100 bambini, e la distruzione delle scorte alimentari.
Numerose testimonianze di donne vittime di stupro sono state documentate da Amnesty International in un rapporto, al momento disponibile in inglese. Leggi l’articolo di presentazione in italiano.
Anche la situazione internazionale si è complicata nel mese di luglio: il riempimendo della nuova diga “GERD” sul Nilo Azzurro in territorio etiope (per la produzione di energia idroelettrica) ha incrinato i rapporti tra Etiopia, Egitto e Sudan per il controllo delle acque così preziose per l’agricoltura dei due paesi a valle. Leggi su “sicurezza internazionale LUISS” e su Difesaonline.it per una più ampia analisi geopolitica.
Le prospettive sono preoccupanti sotto tutti gli aspetti. Malgrado tutto, le poche notizie che arrivano ci confermano che la missione di Adwa continua instancabilmente ad offrire assistenza alla popolazione attraverso cure gratuite per feriti, malati, parti, malnutrizione, nonchè aiuti alimentari ed acqua potabile. Il vostro aiuto è fondamentale! GRAZIE!